L’alluminio anodizzato può essere risaltato attraverso la colorazione. La gamma Alumino è a base di colori organici opportunamente stabilizzati per facilitare la penetrazione nello strato anodico e la sua colorazione.
Ma come funziona questo processo di colorazione?
In questo video, il direttore tecnico di Alufinish Thomas Sondermann, spiega il corretto processo di colorazione utilizzando Alumino.
Fase 1: pretrattamento della superficie
Per prima cosa la superficie deve essere pretrattata. Può subire un trattamento meccanico come lucidatura, levigatura e spazzolatura, e successivamente un lavaggio. Una volta che il processo di pulizia è completato, si passa alla satinatura per creare una superficie opaca oppure alla brillantatura, infine alla disossidazione prima dell’anodizzazione vera e propria.
Fase 2: anodizzazione della superficie
Dopo la rimozione dei vari residui, la superficie è anodizzata per creare uno strato artificiale di ossido che avrà la funzione di rendere la superficie stessa più porosa (quasi come una spugna). Lo strato di ossido andrà così a facilitare il corretto assorbimento del colore Alumino. Il pezzo di alluminio viene dunque rimosso dal bagno di anodizzazione e risciacquato accuratamente.
Fase 3: colorazione della superficie
Prima di procedere alla colorazione con Alumino, bisogna assicurarsi che la temperatura e il pH siano corretti e dunque che i bagni di colorazione siano stati collaudati. Preparato il tutto, il pezzo viene così immerso nel bagno di colorazione. Trascorso il tempo di immersione (6 minuti) è rimosso e risciacquato in acqua demineralizzata. Il prodotto viene poi fissato, preferibilmente a caldo, per un totale di tre minuti per ogni micrometro di strato anodizzato. Una volta terminato il tempo di fissaggio, il processo di colorazione è completo e si otterrà il prodotto finito pronto alla vendita.
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