Prima di procedere alla fase di trattamento dell’alluminio, è molto importante verificare che la sua superficie sia pulita. Per essere sicuri che essa non presenti residui di grasso e olio, a seguito del bagno di pulizia, esistono diversi modi.
In questo video, il direttore tecnico di Alufinish Thomas Sondermann, mostra il funzionamento delle apparecchiature di laboratorio impiegate per questa verifica.
Rimozione di olio o grasso dalle superfici
La superficie di alluminio da anodizzare potrebbe risultare unta o oleosa. Il grasso può essere rimosso utilizzando un prodotto sgrassante leggermente alcalino, solitamente a base acqua, che viene applicato per circa 10-15 minuti. Una volta pulita la superficie, si risciacqua e si valuta il livello di pulizia tramite diverse tecniche.
Metodo 1: il test di rottura dell’acqua
Un metodo comune per verificare la qualità della pulizia è il test di rottura dell’acqua. In questo caso, si bagna il pezzo di alluminio e si osserva lo strato d’acqua scorrere via. Il comportamento delle gocce viene poi osservato da vicino per alcuni secondi. Se il film si rompe o lascia piccole tracce, la superficie non è stata sufficientemente liberata da grasso e olio.
Metodo 2: il test dell’atomizzatore
Se la superficie è già asciutta, è possibile eseguire un’altra tipologia di test. Si tratta del cosiddetto test dell’atomizzatore, in cui basta prendere un normale flacone a spruzzo, riempirlo con acqua di rubinetto e spruzzarla sulla superficie, per poi valutarne l’aspetto quando lo strato d’acqua scorre via.
Metodo 3: utilizzo di penne speciali e inchiostri di prova
Una possibilità più complessa è l’utilizzo di speciali penne e inchiostri di prova. Questi contengono liquidi con una tensione superficiale fissa. La tensione superficiale consente una classificazione più precisa del grado di pulizia. Queste penne di prova hanno un valore di tensione superficiale compreso tra 30 e 44 Millinewton per metro. Il primo step consiste nel passare la penna di prova sulla superficie asciutta: se la striscia si contrae, significa che a questa tensione superficiale non è ancora sufficientemente pulita. Se invece rimane nella sua forma originale, la superficie è pulita. La regola è: più alto è il valore, più elevato è il grado di pulizia. Per quanto riguarda il processo di anodizzazione dell’alluminio, è sufficiente una penna di prova di 38 Millinewton per verificarne la corretta pulizia.
Se questa fase viene trascurata nel processo di pretrattamento, si possono verificare problemi significativi nelle fasi successive. Ad esempio durante la satinatura possono formarsi rilievi che rendono il prodotto invendibile.
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